mercoledì 10 giugno 2009

Panacea contro la pirateria? Periferiche a go-go.

EDIT: questo post è ricco di stronzate, devo ammetterlo. Purtroppo una ricerca precisa è molto difficile e sono andato molto a memoria. Perdonatemi (e segnalatemi eventuali errori).

La pirateria è una piaga che influisce nei bilanci dell'industria videoludica per milioni e milioni di dollari fin dai suoi albori: cassette e floppy pirata erano distributi senza problemi anche nelle edicole. Parallelamente all'espansione del medium, la pirateria è cresciuta fino a mettere letteralmente in ginocchio il suo settore principe, quello PC. Nel frattempo modchip e modifiche software si insinuano pericolosamente anche nel settore console con l'arrivo dei primi supporti ottici.

Le vie da intraprendere sembrano essere 2:

- spostare l'asse dei guadagni dal software all'hardware (come cerca di fare Nintendo aprendo il mercato ai casual gamer con Wii e DS: pochi capolavori first party e attach rate molto basso a causa di qualità media dei giochi thrid party troppo bassa);
- cercare un modo di far acquistare il software originale.

Il solo disco di gioco, si sa, è destinato a finire in qualche torrent o server megaupload ancor prima che nei negozi, qualcuno quindi doveva pensare ad una via d'uscita.
Il digital delivery sembra essere il futuro, ma il mercato sembra esitare ad accettarlo, e il grande pubblico non è ancora pronto al grande salto.
Quella che inizialmente sembrava solo uno sfizio per fanatici, un modo alternativo di fruire il gioco digitale, si è rivelato un modo consolidato di ancorare i consumatori all'acquisto del gioco originale: parlo ovviamente delle periferiche di gioco.

Nata nella notte dei tempi videoludici, la periferica esclusiva ha messo delle vere e proprie fondamenta solo nella scorsa generazione di console: se originariamente, infatti, solo i giapponesi più pazzoidi potevano pensare di comprare una pulsantiera con scratch da 200$ (per giocare a Beatmania su PS1) o la riproduzione in plastica della cloche di un treno (per la serie Densha De Go!), è solo successivamente che i prezzi sono divenuti più accessibili e i giochi più mainstream.

A memoria, credo che il primo successo commericiale sia stato quello di Samba De Amigo di SEGA: le maracas per affrontare il rhythm game su Dreamcast erano qualcosa di mai visto prima, e continuano ad essere un oggetto ricercatissimo anche oggi (basta dare un'occhiata ai prezzi del gioco su Ebay).
Con Konkey Konga, Nintendo ha invece portato un paio di bongos su Game Cube qualche anno dopo, dando anche il "la" alla creazione di Donkey Kong Jungle Beat, uno dei giochi dal sistema di controllo più pazzo di sempre.

Parallelamente, la serie Dance Dance Revolution di Konami (nei negozi con dei tappetini-pedana che replicavano l'esperienza arcade) è diventata a tutti gli effetti il primo vero e proprio fenomeno-periferica.
Il pubblisher nipponico ha però commesso un errore grossolano: forse volontariamente, forse per qualche furbizia a livello di brevetti, i negozi sono stati invasi di periferiche non originali e di pessima qualità che, unitamente al pessimo marketing, ha lasciato sfumare in poco tempo quello che sembrava un successo destinato a durare.

Credo sia addirittura superfluo nominare Wiifit, il "simulatore di yoga" di Nintendo che, con il suo bundle "gioco + pedana" da 90€, è stato costantemente in prima posizione nelle classifiche mondiali per mesi, scendendo solo di tanto in tanto quando gli scaffali rimanevano vuoti in attesa del prossimo rifornimento.

Con l'uscita del primo Guitar Hero (sviluppato da Harmonix, tra le software house pioniere del genere rhythm game), quella che sembrava un'idea strampalata è diventata negli anni una vera e propria mania, facendo di Guitar Hero III (nonostante il passaggio della serie a Neversoft) un successo senza precedenti, incassando un totale di UN MILIARDO DI DOLLARI, e sancendo la nascita di un vero e proprio sotto genere, con tanto di concorrenza e cause in tribunale con sviluppatori "concorrenti".
Chitarre, batterie, microfoni sono gli oggetti più costosi e ricercati nei negozi, e tutti gli investimenti fatti per portare band del calibro dei Metallica e dei (fin'ora) inarrivabili Beatles sui nostri schermi, stanno dando i loro frutti.

Il settore è in continua espansione, la serie Tony Hawk è pronta a tornare con una periferica dedicata a forma di Skate, con presentazione in pompa magna alla conferenza E3 di Microsoft ad opera del leggendario skater in persona.
Presentato anche DJ Hero, fotocopia in chiave moderna di Beatmania.

Si accettano scommesse per la prossima invenzione..

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